Era da un po’ di tempo che avevo l’idea di far prendere a questo blog una piega un po’diversa, non che non mi piaccia quello che scrivo di solito ma parlare di attualità mi fa sentire molto intellettuale. Inutile dire che mi sono scervellata un sacco per trovare un argomento adeguatamente originale e poi me lo sono trovata sotto il naso.
Nient’altro da dire, godetevi il mio lato polemico.
L’altra sera stavo girovagando su facebook (da buona adolescente heheh) quando ad un certo punto mi sono imbattuta in questo gruppo “ le foto più demenziali dei truzzi”. (Dateci un’occhiata se avete voglia, oltretutto questo gruppo non è il solo ce ne sono molti altri)
Scopo principale del gruppo commentare molto negativamente le foto dei cosiddetti tamarri. All’inizio qualche risata me la sono fatta pure io, insomma, sono umana, bocca a ventosa capelli a tendone e mi sono ricordata un po’ del circo.
Poi per curiosità ho deciso di leggere i commenti, alcuni erano insulti davvero molto pesanti. Ma la cosa che più mi ha sconvolto è stato il fatto che una ragazzina ritratta in una delle foto incriminata aveva cercato di difendersi, sostenendo giustamente che quelle foto erano sue e che nessuno aveva diritto di prenderle. Essendosi risvegliato il mio animo da detective ho cliccato sul profilo della povera tamarretta ed ho scoperto che il è privato, cioè può essere visualizzato solo dai suoi amici. Orrore. Chiunque abbia preso quella foto si è impegnato a cercarla.
In ogni caso, non credo sia legale fare una cosa del genere, rubare la foto di una ragazzina quasi sicuramente minorenne e metterla su internet per prenderla in giro, per quanto io ne sappia di giurisprudenza, è un atto denunciabile.
Devo dire però che la mia protesta è articolata principalmente sul fatto che la parte della società che si definisce intellettuale e mentalmente superiore a questi giovani che prendono in giro, dimostra di essere sciocca e incoerente. Questi persone dicono NO alla discriminazione sessuale, legata alla razza, al colore della pelle, protestano perché ognuno abbia pari diritti. E poi cosa fanno? La prima persona diversa che vedono la prendono ad insulti, oltretutto solo perché si veste in una maniera molto sgargiante. Se questa non è discriminazione….
Io sono per il “vivi e lascia vivere”, se poi vedo qualcuno vestito in maniera ridicola le mie quattro risate me le faccio e poi tutto finisce lì, senza girare troppo il dito nella piaga.